Juliana Curi, fotogramma dal film da Uýra: The Rising Forest, 2022.
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Cybernetic Culture Research Unit

Il Numogramma Decimale

H.P. Lovercraft, Arthur Conan Doyle, millenarismo cibernetico, accelerazionismo, Deleuze & Guattari, stregoneria e tradizioni occultiste. Come sono riusciti i membri della Cybernetic Culture Research Unit a unire questi elementi nella formulazione di un «Labirinto decimale», simile alla qabbaláh, volto alla decodificazione di eventi del passato e accadimenti culturali che si auto-realizzano grazie a un fenomeno di “intensificazione temporale”?

K-studies

Hypernature. Tecnoetica e tecnoutopie dal presente

Avery Dame-Griff, Barbara Mazzolai, Elias Capello, Emanuela Del Dottore, Hilary Malatino, Kerstin Denecke, Mark Jarzombek, Oliver L. Haimson, Shlomo Cohen, Zahari Richter
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Dinosauri riportati in vita, nanorobot in grado di ripristinare interi ecosistemi, esseri umani geneticamente potenziati. Ma anche intelligenze artificiali ispirate alle piante, sofisticati sistemi di tracciamento dati e tecnologie transessuali. Questi sono solo alcuni dei numerosi esempi dell’inarrestabile avanzata tecnologica che ha trasformato radicalmente le nostre società e il...

Pteridophilia 2
Magazine, MITO – Part II - Giugno 2019
Tempo di lettura: 1 min
Zheng Bo

Pteridophilia 2

La cover di MITO Part II, no. 14 di KABUL magazine.

Zheng Bo, Pteridophilia 2 – 2018, video (4K, color, sound), 20 min. Courtesy: the artist and PAV Parco Arte Vivente.

 

Dal comunicato stampa della mostra Weed Party III – Il partito delle erbacce, prima personale dell’artista cinese Zheng Bo, a cura di Marco Scotini, che si è tenuta presso PAV (Parco Arte Vivente, Torino) tra il 4-11-18 e il 24-02-19:

«Attento indagatore del rapporto tra piante, società e politica, Zheng Bo, è tra i più interessanti artisti cinesi dell’ultima generazione. Presente a Manifesta 12 a Palermo, è reduce della seconda Yinchuan Biennale e coinvolto nella prossima Taipei Biennale, che aprirà in novembre. Nella sua serie di opere Propaganda botanica, Zheng Bo fa ricorso a slogan storici marxisti che ricrea con l’uso di elementi vegetali in modo da espandere nozioni come “uguaglianza”, “lavoratore” o “socialismo” oltre la sfera dell’umano.

Il Weed Party concepito per il PAV si pone come il terzo appuntamento dopo il giardino d’erbacce e terra realizzato per l’interno del Leo Xu Projects di Shanghai nel 2015 e il lavoro sulle felci per TheCube Project Space di Taipei nel 2016. In questa serie di episodi espositivi, Zheng Bo indaga il rapporto (ben oltre la metafora) tra il carattere incontrollabile dei movimenti politici spontanei e il potere infestante e inestirpabile delle piante cosiddette parassitarie. […] A chiudere la mostra, i due film del ciclo Pteridophilia (l’ultimo della trilogia verrà presentato a Taipei), che esplora il potenziale delle teorie eco-queer mostrandoci sette giovani uomini intrattenere rapporti intimi con diversi tipi di felci in una foresta di Taiwan».

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"Information is power. But like all power, there are those who want to keep it for themselves. But sharing isn’t immoral – it’s a moral imperative” (Aaron Swartz)

di Zheng Bo
  • Zheng Bo è un artista cinese interessato alle intersezioni tra natura, politica ed ecologia. I suoi progetti sono stati esposti in numerose manifestazioni e musei internazionali in Asia e in Europa, come la Biennale di Liverpool, Triennale di Yokohama, Manifesta12, Biennale di Taipei, Biennale di Shanghai, PAV di Torino e Biennale di Venezia nel 2019. Insegna alla School of Creative Media, City University di Hong Kong, dove guida il Wanwu Practice Group.