Sougwen Chung, Assembly Lines, 2022.
Archive: Filter by: All
Close
All
Digital Library
Editions
Magazine
Projects
alterità
attivismo
biopolitica
critica d'arte
critica ecologica
filosofia politica
intersezionalità
massmedia
neuroscienze
nuove utopie
postcolonialismo
postumanesimo
queer
sottoculture
studi culturali
studi di genere
studi sociali
studi vocali
tecnologie
Cybernetic Culture Research Unit

Il Numogramma Decimale

H.P. Lovercraft, Arthur Conan Doyle, millenarismo cibernetico, accelerazionismo, Deleuze & Guattari, stregoneria e tradizioni occultiste. Come sono riusciti i membri della Cybernetic Culture Research Unit a unire questi elementi nella formulazione di un «Labirinto decimale», simile alla qabbaláh, volto alla decodificazione di eventi del passato e accadimenti culturali che si auto-realizzano grazie a un fenomeno di “intensificazione temporale”?

K-studies

Hypernature. Tecnoetica e tecnoutopie dal presente

Avery Dame-Griff, Barbara Mazzolai, Elias Capello, Emanuela Del Dottore, Hilary Malatino, Kerstin Denecke, Mark Jarzombek, Oliver L. Haimson, Shlomo Cohen, Zahari Richter
Nuove utopieTecnologie

Dinosauri riportati in vita, nanorobot in grado di ripristinare interi ecosistemi, esseri umani geneticamente potenziati. Ma anche intelligenze artificiali ispirate alle piante, sofisticati sistemi di tracciamento dati e tecnologie transessuali. Questi sono solo alcuni dei numerosi esempi dell’inarrestabile avanzata tecnologica che ha trasformato radicalmente le nostre società e il...

SLUMP II
Magazine, AUTOCOSCIENZA - Parte I - Gennaio 2024
Tempo di lettura: 1 min
Antony Gormley

SLUMP II

La cover di AUTOCOSCIENZA - Parte I, no. 29 di KABUL magazine.

Antony Gormley, SLUMP II, 2019.

 

Nella serie di sculture intitolata “Slump”, parte di una ricerca più ampia incentrata sulla rappresentazione del corpo umano e sulla relazione tra spazio e individuo, Antony Gormley rappresenta figure umane rannicchiate negli angoli o accasciate impotenti al pavimento, come a seguito di un collasso.

A proposito delle sue opere Thalia Allington-Wood scrive che «l’offuscamento dei confini tra spazio e sé e l’idea che la soggettività richieda l’autocoscienza della propria distinzione fisica sono un buon punto di partenza per considerare la scultura di Gormley. Attraverso la sua pratica, si è a lungo preoccupato di situare il corpo nello spazio, oltre a esplorare l’idea della dissoluzione corporea».

Le sue sculture riflettono pertanto sulla condizione umana, esplorando temi come la vulnerabilità, l’ansia e la stanchezza. Noto per opere che coinvolgono la rappresentazione del corpo umano in varie forme e posture, Gormley tenta qui di connettere l’esperienza corporea con il mondo circostante e le sue dinamiche spaziali.

SLUMP II 

2019
Ghisa
75,9 x 39 x 123,5 cm
2019
Cast iron
75,9 x 39 x 123,5 cm
29.88 x 15.25 x 48.62 in

Exhibition: Body Space Time
Year and place: 2022 / Galleria Continua, San Gimignano

Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA
Photo by: Stephen White & Co.

Copyright Line: © the Artist

 

Iscriviti alla Newsletter

"Information is power. But like all power, there are those who want to keep it for themselves. But sharing isn’t immoral – it’s a moral imperative” (Aaron Swartz)

di Antony Gormley
  • Antony Gormley (1950, Londra) è un artista britannico noto per la sua ricerca sulla relazione tra il corpo umano e lo spazio. Dopo aver frequentato il Trinity College di Cambridge nel 1968 e aver studiato alla Central School of Art, al Goldsmiths College e alla Slade School of Art, dove si è laureato nel 1979, inaugura la sua carriera nel 1981 con una mostra personale alla Whitechapel Gallery. Insignito del Turner Prize nel 1994, oggi l’artista vive e lavora a Londra. Le sue opere sono incluse in diverse collezioni internazionali, come quelle della Tate Gallery (Regno Unito), della Malmö Konsthall (Svezia) e del Nasher Sculpture Center (Texas).