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Compost. Riflessioni sull’ecocentrismo
Publications, 29 November 2020
K-pocket N° 2

Compost. Riflessioni sull’ecocentrismo

Elizabeth Povinelli, Heather Davis, McKenzie Wark, Piero Gilardi, Sam Dupont, T.J. Demos

In un presente segnato da forti tensioni politiche e sociali, dai rinnovati rischi del nucleare e dal pericolo del riscaldamento globale, l’ecocentrismo può forse porsi come valida proposta di un contro-modello etico che produca coscienza dell’inevitabile stato di crisi in cui versiamo.
Demolire la scala di valori gerarchici che regge ogni distinzione binaria prodotta dall’essere umano, ricollocare al centro l’insieme dei fattori abiotici e biotici che abitano la Terra influenzandosi a vicenda, stimolare la creazione di legami e alleanze multispecie per superare la biocrisi: l’ecocentrismo come idea di una nuova umanità sensibile a ogni forma di vita e in armonia con il tutto, attraverso le voci autorevoli di Heather Davis, T. J. Demos, Sam Dupont, Piero Gilardi, Elizabeth Povinelli e McKenzie Wark. Biologia, filosofia, sociologia e arte unite per ricollocare, in ottica anti-antropocentrica e antispecista, l’essere umano come attore, non più protagonista, del complesso sistema ecologico che ha trasformato.

Nel volume è presente un glossario con una serie di espressioni e neologismi utili al dibattito sul tema.

 

INDICE DEI CONTENUTI

Intervista a SAM DUPONT
di Valeria Minaldi

Intervista a T. J. DEMOS
di Dario Giovanni Alì

Intervista a PIERO GILARDI
di Francesca Vason

Intervista a ELIZABETH POVINELLI
di Caterina Molteni

Intervista a HEATHER DAVIS
di Caterina Molteni

Intervista a MCKENZIE WARK
di Carolina Gestri

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K-pocket
K-POCKET GUIDE è una collana di brevi volumi incentrati ognuno su uno specifico argomento di arte e cultura contemporanea e concepiti come manuali di studio e approfondimento. Ogni volume contiene una raccolta di testi, interviste e glossari su un tema centrale del dibattito contemporaneo internazionale, configurandosi come una guida agile e sintetica per orientarsi all’interno del complesso universo di concetti, termini, neologismi ed espressioni che popolano il linguaggio dei media ma di cui spesso ignoriamo il significato.
Autori
  • Elizabeth Povinelli
    Elizabeth Povinelli è docente di Antropologia e Studi di Genere presso la Columbia University, dove è stata anche direttrice dell’Institute for Research on Women and Gender e la co-direttrice del Center for the Study of Law and Culture. È autrice di numerosi saggi: Geontologies: A Requiem to Late Liberalism è stato insignito nel 2017 del Lionel Trilling Book Award. Fa parte inoltre di Karrabing Film Collective, con cui ha anche realizzato il film Low Tide Turning, vincitore nel 2015 del Visible Award.
  • Heather Davis
    Heather Davis è ricercatrice e autrice nata a Montréal. Il suo attuale progetto editoriale, Plastic: The Afterlife of Oil, analizza il carattere costitutivo della plastica nel mondo contemporaneo, le sue complesse eredità e i suoi legami con il petrolcapitalismo. Attualmente è teaching fellow presso la Cranbrook Academy of Art. È stata assegnista di ricerca alla Pennsylvania State University e alla Duke University. È curatrice dei volumi Art in the Anthropocene: Encounters Among Aesthetics, Politics, Environments and Epistemologies (Open Humanities Press, 2015) e Desire Change: Contemporary Feminist Art in Canada (MAWA and McGill Queen’s UP, 2017). I suoi testi sull’arte e l’ecologia sono disponibili sul sito heathermdavis.com.
  • McKenzie Wark
    McKenzie Wark è una scrittrice e accademica australiana esperta di teoria dei media e autrice, tra i più recenti, dei volumi General Intellects (Verso, 2017), Molecular Red (Verso, 2015) e A Hacker Manifesto (Harvard, 2004), tradotto in italiano con il titolo Un Manifesto Hacker (Feltrinelli, 2005). Wark insegna Media e Cultura alla New School di New York City.
  • Piero Gilardi
    Piero Gilardi è artista. Realizza la sua prima mostra personale, Macchine per il futuro. Due anni più tardi realizza le prime opere in poliuretano espanso, i Tappeti-natura che espone a Parigi, Bruxelles, Colonia, Amburgo, Amsterdam e New York. Nel 1968 interrompe la produzione di opere per partecipare all’elaborazione delle nuove tendenze artistiche di fine decennio: Arte Povera, Land Art, Antiform Art. Come militante politico e animatore della cultura giovanile conduce diverse esperienze di creatività collettiva nelle periferie urbane e negli anni ’80 riprende l’attività artistica, unendo opere installative e workshop creativi con il pubblico. Dal 2008 lavora al progetto PAV-Parco Arte Vivente, Torino.
  • Sam Dupont
    Sam Dupont è ricercatore di ecofisiologia marina e si occupa principalmente dell’impatto dei mutamenti globali sugli oceani e della biologia delle cellule staminali tramite lo studio degli invertebrati marini. È coordinatore dell’Ocean Acidification Infrastructure Facility allo Sven Lovén Centre for Marine Infrastructure per il Dipartimento di Ecologia Marina dell’Università di Göteborg di cui è professore associato. È inoltre assistente professore onorario alla Scuola di Scienze Biologiche dell’Università di Hong Kong.
  • T.J. Demos
    T. J. Demos è docente presso il Dipartimento di History of Art and Visual Culture (HAVC) presso l'UC, direttore e fondatore del Center for Creative Ecologies, storico dell’arte e scrittore focalizzato sull’arte contemporanea e la cultura visiva in relazione alla globalizzazione, alla politica, alle migrazioni e all’ecologia.