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Il Numogramma Decimale

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FOLK-S, will you still love me tomorrow?
Magazine, ANATOMIA – Part II - Dicembre 2020
Tempo di lettura: 1 min
Alessandro Sciarroni

FOLK-S, will you still love me tomorrow?

La cover di ANATOMIA Part II, no. 20 di KABUL magazine.

 

Alessandro Sciarroni, FOLK-S, will you still love me tomorrow?, 2012, ph. Matteo Maffesanti.

FOLK-S è una pratica performativa e coreografica sul tempo. Il lavoro nasce da una riflessione sui fenomeni popolari di danza folk antica sopravvissuti alla contemporaneità. Lo Schuhplattler è un ballo tipico bavarese e tirolese, significa “battitore di scarpe” e consiste letteralmente nel battere le mani sulle proprie gambe e calzature. In FOLK-S, questa danza viene eseguita e concepita come indicazione di una forma preesistente e primitiva di pensiero. Il ballo come regola, dittatura, flusso di immagini che seguono il ritmo e la forma, non il contenuto. “La forma è ritmo, è energia che viene percepita attraverso le orecchie, non gli occhi, eyeless”. Così, per i performer di FOLK-S non vi è altro tempo che il presente, che è non-passato e non-futuro. È l’insistenza infinita della marea contro la spiaggia, il ritorno della stessa onda sulla stessa riva. È suono. Nella ripetizione decontestualizzata geograficamente e culturalmente, la materia folk trova la sua più chiara rivelazione. In questo loop di gesti percussivi, l’introduzione di anomalie e variazioni sembra rimandare a un complesso sistema di segni che evocano festa e martirio, alla presenza elegante e crudele di un nuovo Angelo Sterminatore. Così il folk e il popolare, astratti dalla matrice sonora originaria, paiono battersi e fondersi con la condizione contemporanea, in continua lotta per la sopravvivenza.

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"Information is power. But like all power, there are those who want to keep it for themselves. But sharing isn’t immoral – it’s a moral imperative” (Aaron Swartz)

di Alessandro Sciarroni
  • Alessandro Sciarroni è un artista italiano attivo nell’ambito delle Performing Arts con alle spalle diversi anni di formazione nel campo delle arti visive e di ricerca teatrale. I suoi lavori vengono presentati in festival di danza e teatro contemporanei, musei e gallerie d’arte, così come in spazi non convenzionali rispetto ai tradizionali luoghi di fruizione e prevedono il coinvolgimento di professionisti provenienti da diverse discipline. Tra i vari riconoscimenti, gli viene assegnato nel 2019 il Leone d’Oro alla carriera per la Danza. Le sue creazioni sono state presentate in tutta Europa, in Nord e Sud America, Medio Oriente e Asia. Tra le principali manifestazioni ha preso parte alla Biennale de la Danse di Lione, Kunstenfestivaldesarts di Brussels, Impulstanz Festival a Vienna, Festival d’Automne e Festival Séquence Danse del 104 a Parigi, Centrale Fies, Abu Dhabi Art Fair, Juli Dans Festival ad Amsterdam, Crossing the Line di New York, Hong Kong Art Festival, il Festival TBA di Portland, Festival Panorama Rio de Janeiro, la Biennale di Venezia (che gli dedica una monografica nel 2017), e ha presentato il suo lavoro presso il Centre Pompidou di Parigi, The Walker Art Center di Minneapolis, Punta della Dogana-Palazzo Grassi a Venezia e il Museo MAXXI di Roma.